jueves, 9 de abril de 2009

09.04.2009 - Chrism Mass with Pope Benedict XVI from St. Peter’s Basilica


Chrism Mass with Pope Benedict XVI from St. Peter’s Basilica - 2009.04.09


Juan Bautista Tran Dinh Hanh



Publicado el 12 abr. 2016
Pope Benedict XVI presides over the Mass of the Chrism.
Holy Mass of the Chrism, with Pope Benedict XVI from St. Peter’s Basilica 9 April 2009
Holy Mass of the Chrism on Holy Thursday, from St. Peter’s Basilica, Vatican City. Presided by Pope Benedict XVI.

La celebrazione del Mistero Pasquale inizia, questa sera, con la Messa della Cena del Signore.

Riuniti con gli apostoli intorno alMaestro, celebriamo ilmemoriale della nostra redenzione.

Annunciando la morte di Cristo e proclamando la sua risurrezione, offriamo al Padre il sacrificio che salva il mondo.

Canto di attesa


1.  Del Re i vessilli avanzano,
la Croce splende gloriosa,
su cui il Creatore del mondo,
morì donando a noi la vita.

2.  Ferito nel costato
dalla crudele lancia,
effuse sangue ed acqua,
lavando le nostre colpe.

3.  La profezia si compì,
che il Re Davide cantò,
dicendo alle genti:
dal legno regnòil Signore.

4.  O luminoso albero,
tinto di regal porpora,
sostegno scelto e nobile,
per così sante membra.

5.  Beate le tue braccia,
che reggon il riscatto,
con il tuo corpo santo
strappasti la preda agli inferi.

6.  Salve, o Croce splendida,
nostra speranza unica,
accresci ai buoni la grazia,
cancelli ogni colpa.

7.  Te, fonte di salvezza,
o Trinità, cantiamo,
che doni a noi la vittoria
dal legno della Croce. Amen.

RITI DI INTRODUZIONE


Mentre il Santo Padre, i Concelebranti e i Ministri si avviano all’Altare, si esegue il

Canto d’ingresso


Gal 6, 14




Di null’altro mai ci glorieremo se non della croce di Gesù Cristo, nostro Signore.


L’assemblea ripete:  Nos autem gloriari oportet in cruce Domini nostri Iesu Christi.

SALMO 66


1.  Deus misereatur nostri et benedicat nobis: * illuminet vultum suum super nos  R.

2.  Ut cognoscatur in terra via tua, * in omnibus gentibus salutare tuum  R.

3.  Confiteantur tibi populi, Deus; * confiteantur tibi populi omnes  R.

4.  Lætentur et exsultent gentes, quoniam iudicas populos in æquitate, * et gentes in terra dirigis  R.

Il Santo Padre:

In nomine Patris, et Filii, et Spiritus Sancti.


R.  Amen.

... saluta l’assemblea:

Pax vobis.

R.  Et cum spiritu tuo.

1.  Dio abbia pietà di noi e ci benedica, su di noi faccia splendere il suo volto.

2.  Perché si conosca sulla terra la tua via, fra tutte le genti la tua salvezza.

3.  Ti lodino i popoli, Dio, ti lodino i popoli tutti.


4.  Esultino le genti e si rallegrino, perché giudichi i popoli con giustizia, governi le nazioni sulla terra.

Il Santo Padre:

Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo.

R.  Amen.

... saluta l’assemblea:

La pace sia con voi.

R.  E con il tuo spirito.



... e introduce la celebrazione e l’atto penitenziale:

Fratelli e sorelle carissimi,
con questa liturgia della Cena del Signore
noi entriamo nel Triduo pasquale
per partecipare al mistero della passione,
morte e risurrezione di Gesù Cristo nostro Salvatore.

Questa è la sera in cui il Signore
si è manifestato quale servo di Dio
lavando i piedi ai suoi discepoli.
Questa è la sera in cui il Signore
ha lasciato nell’Eucaristia
il memoriale della nuova Alleanza.
Questa è la sera in cui il Signore
ha dato il comandamento nuovo
e ha pregato per l’unità dei credenti in lui.

Rivivendo le parole e i gesti del Signore Gesù
noi vogliamo partecipare dei suoi pensieri,
dei suoi sentimenti, del suo amore che ci ha portato la salvezza.

Disponiamoci dunque a celebrare il mistero della fede e dell’amore
chiedendo il perdono dei peccati
e la purificazione del cuore.

Dopo una breve pausa di silenzio, il cantore presenta le invocazioni:

Iesu, Domine et Magister, qui formam servi accepisti: Kyrie, eleison.

Gesù, Signore e Maestro, che hai assunto la condizione di servo: abbi pietà di noi.



L’assemblea:



Il cantore:

Iesu, Sacerdos Dei altissimi, qui sacrificium vitæ obtulisti: Christe, eleison.

Il cantore:

Gesù, Sacerdote del Dio altissimo, che hai offerto la tua vita in sacrificio: abbi pietà di noi.



L’assemblea:



Il cantore:

Iesu, qui, missus a Patre, tuos in finem dilexisti: Kyrie, eleison.

Il cantore:

Gesù, Inviato del Padre, che hai amato i tuoi fino alla fine: abbi pietà di noi.



L’assemblea:



Il Santo Padre:

Misereatur nostri omnipotens Deus et, dimissis peccatis nostris, perducat nos ad vitam æternam.

R.  Amen.

Il Santo Padre:

Dio onnipotente abbia misericordia di noi, perdoni i nostri peccati e ci conduca alla vita eterna.

R.  Amen.



Gloria (De Angelis)


Il Santo Padre intona il Gloria in excelsis: la schola e l’assemblea lo cantano acclamando a Dio e a Cristo Signore.



La schola:

Et in terra pax hominibus bonæ voluntatis.

L’assemblea:



La schola:

Benedicimus te.

L’assemblea:



La schola:

Glorificamus te.

L’assemblea:



La schola:

Domine Deus, Rex cælestis, Deus Pater omnipotens.

L’assemblea:



La schola:

Domine Deus, Agnus Dei, Filius Patris.

L’assemblea:



La schola:

Qui tollis peccata mundi, suscipe deprecationem nostram.

L’assemblea:



La schola:

Quoniam tu solus Sanctus.

L’assemblea:



La schola:

Tu solus Altissimus, Iesu Christe.

L’assemblea:



Orazione colletta


Il Santo Padre:

Oremus.

Sacratissimam, Deus, frequentantibus Cenam, in qua Unigenitus tuus, morti se traditurus, novum in sæcula sacrificium dilectionisque suæ convivium Ecclesiæ commendavit, da nobis, quæsumus, ut ex tanto mysterio plenitudinem caritatis hauriamus et vitæ.


Per Dominum nostrum Iesum Christum Filium tuum, qui tecum vivit et regnat, in unitate Spiritus Sancti, Deus, per omnia sæcula sæculorum.

R.  Amen.

Il Santo Padre:

Preghiamo.

O Dio, che ci hai riuniti per celebrare la santa Cena nella quale il tuo unico Figlio, prima di consegnarsi alla morte, affidò alla Chiesa il nuovo ed eterno sacrificio, convito nuziale del suo amore, fa’ che dalla partecipazione a così grande mistero attingiamo pienezza di carità e di vita.

Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.


R.  Amen.



LITURGIA DELLA PAROLA


Prima lettura


Prescrizioni per la cena pasquale

Dal libro dell’Esodo.          12, 1-8. 11-14

In quei giorni, il Signore disse a Mosè e ad Aronne in terra d’Egitto: «Questo mese sarà per voi l’inizio dei mesi, sarà per voi il primomese dell’anno. Parlate a tutta la comunità d’Israele e dite: “Il dieci di questo mese ciascuno si procuri un agnello per famiglia, un agnello per casa. Se la famiglia fosse troppo piccola per un agnello, si unirà al vicino, il più prossimo alla sua casa, secondo il numero delle persone; calcolerete come dovrà essere l’agnello secondo quanto ciascuno puòmangiarne.

Il vostro agnello sia senza difetto, maschio, nato nell’anno; potrete sceglierlo tra le pecore o tra le capre e lo conserverete fino al quattordici di questo mese: allora tutta l’assemblea della comunità d’Israele lo immolerà al tramonto. Preso un po’ del suo sangue, lo porranno sui due stipiti e sull’architrave delle case nelle quali lo mangeranno. In quella notte ne mangeranno la carne arrostita al fuoco; la mangeranno con azzimi e con erbe amare. Ecco in qual modo lo mangerete: con i fianchi cinti, i sandali ai piedi, il bastone in mano; lo mangerete in fretta. È la Pasqua del Signore!

In quella notte io passeròper la terra d’Egitto e colpirò ogni primogenito nella terra d’Egitto, uomo o animale; così farògiustizia di tutti gli dèi dell’Egitto. Io sono il Signore! Il sangue sulle case dove vi troverete servirà da segno in vostro favore: io vedròil sangue e passerò oltre; non vi sarà tra voi flagello di sterminio quando io colpiròla terra d’Egitto. Questo giorno sarà per voi un memoriale; lo celebrerete come festa del Signore: di generazione in generazione lo celebrerete come un rito perenne”».




Salmo responsoriale


Il salmista:                    dal Salmo 115



L’assemblea ripete:  Il tuo calice, Signore, è dono di salvezza.

1.  Che cosa renderòal Signore,
per tutti i benefici che mi ha fatto?
Alzeròil calice della salvezza
e invocheròil nome del Signore  R.

2.  Agli occhi del Signore è preziosa
la morte dei suoi fedeli.
Io sono tuo servo, figlio della tua schiava:
tu hai spezzato le mie catene  R.

3.  A te offriròun sacrificio di ringraziamento
e invocheròil nome del Signore.
Adempiròi miei voti al Signore
davanti a tutto il suo popolo  R.

Seconda lettura


Ogni volta che mangiate questo pane e bevete al calice,
voi annunciate la morte del Signore








Sapienza.

Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Corinzi. 11, 23-26




Stiamo attenti!




Fratelli, io ho ricevuto dal Signore quello che a mia volta vi ho trasmesso: il Signore Gesù, nella notte in cui veniva tradito, prese del pane e, dopo aver reso grazie, lo spezzòe disse: «Questo è il mio corpo, che è per voi; fate questo in memoria di me». Allo stesso modo, dopo aver cenato, prese anche il calice, dicendo: «Questo calice è la Nuova Alleanza nel mio sangue; fate questo, ogni volta che ne bevete, in memoria di me».

Ogni volta infatti che mangiate questo pane e bevete al calice, voi annunciate la morte del Signore, finché egli venga.







Acclamazione al Vangelo


Mentre il Diacono porta solennemente il Libro dei Vangeli all’ambone, l’assemblea acclama il Cristo presente nella sua Parola.

La schola:



Lode a te, o Cristo, Re di eterna gloria.

L’assemblea ripete:  Laus tibi, Christe.

La schola:              Gv 13, 34

Mandatum novum do vobis, dicit Dominus, ut diligatis invicem, sicut dilexi vos.

Vi do un comandamento nuovo, dice il Signore: come io ho amato voi, così amatevi anche voi gli uni gli altri.

L’assemblea:  Laus tibi, Christe.

Vangelo


Li amòfino alla fine


V.  Dominus vobiscum.

R.  Et cum spiritu tuo.

  Lectio sancti Evangelii secundum Ioannem.

13, 1-15

R.  Gloria tibi, Domine.

Ante diem festum Paschæ, sciens Iesus quia venit eius hora, ut transeat ex hoc mundo ad Patrem, cum dilexisset suos, qui erant in mundo, in finem dilexit eos.

Et in cena, cum Diabolus iam misisset in corde, ut traderet eum Iudas Simonis Iscariotis, sciens quia omnia dedit ei Pater in manus et quia a Deo exivit et ad Deum vadit, surgit a cena et ponit vestimenta sua et, cum accepisset linteum, præcinxit se. Deinde mittit aquam in pelvem et coepit lavare pedes discipulorum et extergere linteo, quo erat præcinctus.



Venit ergo ad Simonem Petrum. Dicit ei: «Domine, tu mihi lavas pedes?». Respondit Iesus et dixit ei: «Quod ego facio, tu nescis modo, scies autem postea». Dicit ei Petrus: «Non lavabis mihi pedes in æternum!». Respondit Iesus ei: «Si non lavero te, non habes partem mecum». Dicit ei Simon Petrus: «Domine, non tantum pedes meos, sed et manus et caput!». Dicit ei Iesus: «Qui lotus est, non indiget nisi ut pedes lavet, sed est mundus totus; et vos mundi estis, sed non omnes». Sciebat enim quisnam esset, qui traderet eum; propterea dixit: «Non estis mundi omnes».

Postquam ergo lavit pedes eorum et accepit vestimenta sua, cum recubuisset iterum, dixit eis: «Scitis quid fecerim vobis? Vos vocatis me: Magister, et: Domine, et bene dicitis: sum etenim. Si ergo ego lavi vestros pedes, Dominus et Magister, et vos debetis alter alterius lavare pedes. Exemplum enim dedi vobis, ut, quemadmodum ego feci vobis, et vos faciatis».

V.  Il Signore sia con voi.

R.  E con il tuo spirito.

  Dal Vangelo secondo Giovanni.


13, 1-15

R.  Gloria a te, o Signore.

Prima della festa di Pasqua, Gesù, sapendo che era venuta la sua ora di passare da questo mondo al Padre, avendo amato i suoi che erano nel mondo, li amòfino alla fine.

Durante la cena, quando il diavolo aveva già messo in cuore a Giuda, figlio di Simone Iscariota, di tradirlo, Gesù, sapendo che il Padre gli aveva dato tutto nelle mani e che era venuto da Dio e a Dio ritornava, si alzòda tavola, depose le vesti, prese un asciugamano e se lo cinse attorno alla vita. Poi versò dell’acqua nel catino e cominciò a lavare i piedi dei discepoli e ad asciugarli con l’asciugamano di cui si era cinto.

Venne dunque da Simon Pietro e questi gli disse: «Signore, tu lavi i piedi a me?». Rispose Gesù: «Quello che io faccio, tu ora non lo capisci; lo capirai dopo». Gli disse Pietro: «Tu non mi laverai i piedi in eterno!». Gli rispose Gesù: «Se non ti laverò, non avrai parte con me». Gli disse Simon Pietro: «Signore, non solo i miei piedi, ma anche le mani e il capo!». Soggiunse Gesù: «Chi ha fatto il bagno, non ha bisogno di lavarsi se non i piedi ed è tutto puro; e voi siete puri, ma non tutti». Sapeva infatti chi lo tradiva; per questo disse: «Non tutti siete puri».

Quando ebbe lavato loro i piedi, riprese le sue vesti, sedette di nuovo e disse loro: «Capite quello che ho fatto per voi? Voi mi chiamate il Maestro e il Signore, e dite bene, perché lo sono. Se dunque io, il Signore e il Maestro, ho lavato i piedi a voi, anche voi dovete lavare i piedi gli uni gli altri. Vi ho dato un esempio, infatti, perché anche voi facciate come io ho fatto a voi».





Il Diacono greco:



Il Santo Padre:



Il Diacono greco:

Sapienza! Ascoltiamo in piedi il santo Vangelo.





Il Santo Padre:


La pace sia con voi.



Il coro:



Il coro:

E con il tuo Spirito.

Il Diacono:



Il Diacono:

Lettura del santo Vangelo secondo Giovanni. 13, 1-15



Il coro:



Gloria a te, Signore, gloria a te.

Il Diacono:



Il Diacono:

Stiamo attenti!



Il coro:



Gloria a te, Signore, gloria a te.

Il Santo Padre bacia il Libro dei Vangeli in segno di venerazione e benedice con esso l’assemblea mentre il coro canta:



Ad multos annos, Padre Santo.

Omelia


Il Santo Padre tiene l’omelia.

Segue una pausa di silenzio per la riflessione personale.

Lavanda dei piedi


Il Santo Padre lava i piedi a dodici presbiteri: compie il «mandato» richiesto da Cristo per essere al servizio dei fratelli. Ogni cristiano è invitato a trovare un gesto, che esprima la carità fraterna del discepolo del Signore.

La schola canta le antifone:

Gv 13, 6. 7. 8


1.  Domine, tu mihi lavas pedes? Respondit Iesus et dixit ei: Si non lavero tibi pedes, non habebis partem mecum.

V.  Venit ergo ad Simonem Petrum, et dixit ei Petrus:

R.  Domine, ...

V.  Quod ego facio, tu nescis modo: scies autem postea.

R.  Domine, ...

cf. Gv 13, 14


2.  Si ego, Dominus et Magister vester, lavi vobis pedes: quanto magis debetis alter alterius lavare pedes.

Gv 13, 6. 7. 8


1.  Signore, tu lavi i piedi a me? Gesù gli rispose dicendo: Se non ti laverò, non avrai parte con me.

V.  Venne dunque da Simon Pietro, e disse a lui Pietro:

R.  Signore, ...

V.  Quello che io faccio, ora non lo comprendi, ma lo comprenderai un giorno.

R.  Signore, ...

cf. Gv 13, 14


2.  Se vi ho lavato i piedi, io, Signore e Maestro, quanto più voi avete il dovere di lavarvi i piedi l’un l’altro.



QUESTO È IL MIO COMANDAMENTO




1.  Nessuno ha un amore più grande
di chi dà la vita per gli amici,
voi siete miei amici
se farete ciòche vi dirò  R.

2.  Il servo non sa ancora amare,
ma io v’ho chiamato miei amici,
rimanete nel mio amore
ed amate il Padre come me  R.

3.  Io pregheròil Padre per voi
e darà a voi il Consolatore,
che rimanga sempre in voi
e vi guidi nella carità  R.

Preghiera dei fedeli


Il Santo Padre:

Fratelli e sorelle,
in quest’ora della grande intercessione di Gesù
per i discepoli e i credenti in lui di ogni tempo,
consapevoli che Dio Padre ha posto tutto nelle sue mani,
innalziamo preghiere e suppliche
per la Chiesa, per i cristiani,
per tutti gli uomini della terra.

Il cantore:



L’assemblea ripete:  Exaudi, Christe.

Francese

1.  Pour le Pape Benoît XVI, successeur de Pierre, le Roc: afin que, fort de la prière de Jésus et de l’Église pour lui, il confirme toujours dans la foi la communauté que Dieu lui a confiée et qu’il accomplisse fidèlement son ministère de communion.

Il cantore: Dominum imploremus.

R.  Exaudi, Christe.

Spagnolo

2.  Por el Colegio de los obispos, sucesores de los apóstoles: para que, confiando en el Espíritu Santo que los ha puesto como pastores de la Iglesia, velen sobre todo el rebaño con amor y dedicación, y den testimonio valiente de la resurrección de Jesús.

Il cantore: Dominum imploremus.

R.  Exaudi, Christe.

Inglese

3.  For priests, deacons and all the Church’s ministers: that with their eyes fixed on Christ, the Shepherd who lays down his life for the sheep, they may faithfully proclaim the Gospel to all peoples and build up the Christian community into a holy Temple of the Spirit.

Il cantore: Dominum imploremus.

R.  Exaudi, Christe.

Polacco

4.  Módlmy się za wszystkie Kościoły Wschodu i Zachodu: aby pomne na modlitwy Jezusa o jednośćznalazły drogi wiodące do przebaczenia i do wzajemnego pojednania, i osiągnęły w ten sposób widzialną komunię, ażeby świat uwierzył.

Il cantore: Dominum imploremus.

R.  Exaudi, Christe.

Tedesco

5.  Die Gläubigen werden durch die Taufe des allgemeinen Priestertums teilhaftig. Beten wir für sie, daß sie ihre Berufung leben, ein heiliges Volk zu sein. Ihr Verhalten im Alltag sei untadelig, damit man sie an ihrer gegenseitigen Liebe als Christi Jünger erkennen kann.

Il cantore: Dominum imploremus.

R.  Exaudi, Christe.

Portoghese

6.  Rezemos por todas as pessoas, sobretudo pelas que sofrem: para que, contemplando o Servo que carrega as nossas enfermidades e os nossos sofrimentos, se dêem conta da compaixão e proximidade de Deus e saibam fazer da sua dor um caminho de amor.

Il cantore: Dominum imploremus.

R.  Exaudi, Christe.



1.  Per il Santo Padre Benedetto XVI, successore di Pietro, la Roccia: perché, confidando nella preghiera di Gesù e della Chiesa per lui, confermi sempre nella fede la comunità che Dio gli ha affidato e adempia fedelmente il suo ministero di comunione.







2.  Per il Collegio dei vescovi, successori degli apostoli: perché, confidando nello Spirito Santo che li ha posti quali pastori della Chiesa, veglino su tutto il gregge con amore e dedizione, e con forza rendano testimonianza alla risurrezione di Gesù.








3.  Per i presbiteri, i diaconi e quanti svolgono un ministero nella Chiesa: perché, guardando a Cristo, Pastore che offre la sua vita, annuncino fedelmente il vangelo agli uomini ed edifichino la comunità cristiana in tempio santo dello Spirito.







4.  Preghiamo per tutte le Chiese d’oriente e d’occidente: perché, memori della preghiera di Gesù per la loro unità, trovino vie di perdono e di riconciliazione reciproca e giungano alla comunione visibile affinché il mondo creda.








5.  Preghiamo per tutti i fedeli, partecipi del sacerdozio battesimale: perché, ricordando la loro vocazione ad essere popolo santo, abbiano un comportamento irreprensibile tra gli uomini e siano riconosciuti per il loro reciproco amore discepoli di Cristo.








6.  Preghiamo per tutti gli uomini, soprattutto quelli che soffrono: perché, guardando al Servo che porta le nostre infermità e le nostre sofferenze, conoscano la compassione e la vicinanza di Dio e sappiano fare del loro dolore una via di amore.









Italiano

7.  Preghiamo per noi qui riuniti per la Cena del Signore: perché, comunicando al pane spezzato e al calice della benedizione, sappiamo discernere il Corpo del Signore e così partecipare alla nuova e definitiva Alleanza.


Il cantore: Dominum imploremus.

R.  Exaudi, Christe.

Il Santo Padre:

Padre santo e fedele,
accogli le preghiere della tua Chiesa,
che si uniscono all’intercessione di tuo Figlio,
e donaci il tuo Spirito Santo,
affinché possiamo seguire l’Agnello pasquale
nel cammino che porta a te
nel Regno eterno.

Per Cristo nostro Signore.

R.  Amen.



LITURGIA EUCARISTICA


Mentre vengono portati al Santo Padre il pane e il vino per il sacrificio e le offerte in denaro raccolte per i poveri, si esegue il

Canto di offertorio


UBI CARITAS




Dov’è la vera carità, là Dio è presente.

L’assemblea ripete:  Ubi caritas est vera, Deus ibi est.

1.  Congregavit nos in unum Christi amor. Exsultemus et in ipso iucundemur. Timeamus et amemus Deum vivum. Et ex corde diligamus nos sincero  R.

2.  Simul ergo cum in unum congregamur, ne nos mente dividamur, caveamus. Cessent iurgia maligna, cessent lites. Et in medio nostri sit Christus Deus  R.

3.  Simul quoque cum beatis videamus, glorianter vultum tuum, Christe Deus. Gaudium, quod est immensum atque probum, sæcula per infinita sæculorum. Amen  R.

Il Santo Padre:

Orate, fratres: ut meum ac vestrum sacrificium acceptabile fiat apud Deum Patrem omnipotentem.

R.  Suscipiat Dominus sacrificium de manibus tuis ad laudem et gloriam nominis sui, ad utilitatem quoque nostram totiusque Ecclesiæ suæ sanctæ.

1.  Ci ha riuniti tutti insieme Cristo, amore. Rallegriamoci, esultiamo nel Signore! Temiamo e amiamo il Dio vivente, e amiamoci tra noi con cuore sincero.

2.  Noi formiamo, qui riuniti, un solo corpo: evitiamo di dividerci tra noi, via le lotte maligne, via le liti e regni in mezzo a noi Cristo Dio.


3.  Fa' che un giorno contempliamo il tuo volto nella gloria dei beati, Cristo Dio. E sarà gioia immensa, gioia vera: durerà per tutti i secoli senza fine. Amen.

Il Santo Padre:

Pregate, fratelli, perché il mio e vostro sacrificio sia gradito a Dio, Padre onnipotente.


R.  Il Signore riceva dalle tue mani questo sacrificio a lode e gloria del suo nome, per il bene nostro e di tutta la sua santa Chiesa.



Orazione sulle offerte


Il Santo Padre:

Concede nobis, quæsumus, Domine, hæc digne frequentare mysteria, quia, quoties huius hostiæ commemoratio celebratur, opus nostræ redemptionis exercetur.


Per Christum Dominum nostrum.

R.  Amen.

Il Santo Padre:

Concedi a noi tuoi fedeli, Signore, di partecipare degnamente ai santi misteri, perché ogni volta che celebriamo questo memoriale del sacrificio del Signore, si compie l’opera della nostra redenzione.

Per Cristo nostro Signore.

R.  Amen.



PREGHIERA EUCARISTICA I


Il Santo Padre invita l’assemblea a innalzare il cuore verso il Signore nell’orazione e nell’azione di grazie, e l'associa a sé nella solenne preghiera che, a nome di tutti, rivolge al Padre per mezzo di Gesù Cristo nello Spirito Santo.

Prefazio


L’Eucaristia memoriale del sacrificio di Cristo

Il Santo Padre:

Dominus vobiscum.

R.  Et cum spiritu tuo.

V.  Sursum corda.

R.  Habemus ad Dominum.

V.  Gratias agamus Domino Deo nostro.

R.  Dignum et iustum est.

Vere dignum et iustum est, æquum et salutare, nos tibi semper et ubique gratias agere: Domine, sancte Pater, omnipotens æterne Deus: per Christum Dominum nostrum.


Qui, verus æternusque Sacerdos, formam sacrificii perennis instituens, hostiam tibi se primus obtulit salutarem, et nos, in sui memoriam, præcepit offerre.

Cuius carnem pro nobis immolatam dum sumimus, roboramur, et fusum pro nobis sanguinem dum potamus, abluimur.

Et ideo cum Angelis et Archangelis, cum Thronis et Dominationibus, cumque omni militia cælestis exercitus, hymnum gloriæ tuæ canimus, sine fine dicentes:

Il Santo Padre:

Il Signore sia con voi.

R.  E con il tuo spirito.

V.  In alto i nostri cuori.

R.  Sono rivolti al Signore.

V.  Rendiamo grazie al Signore nostro Dio.

R.  È cosa buona e giusta.

È veramente cosa buona e giusta nostro dovere e fonte di salvezza, rendere grazie sempre e in ogni luogo a te, Signore, Padre santo, Dio onnipotente e misericordioso, per Cristo nostro Signore.

Sacerdote vero ed eterno, egli istituì il rito del sacrificio perenne; a te per primo si offrì vittima di salvezza, e comandò a noi di perpetuare l‘offerta in sua memoria.

Il suo corpo per noi immolato è nostro cibo e ci dà forza, il suo sangue per noi versato è la bevanda che ci redime da ogni colpa.

Per questo mistero del tuo amore, uniti agli angeli e ai santi, cantiamo con gioia l’inno della tua lode:



Sanctus (De Angelis)


La schola: L’assemblea:



L’assemblea:



Preghiera per la Chiesa universale e i suoi pastori ...

Il Santo Padre:

Te igitur, clementissime Pater, per Iesum Christum, Filium tuum, Dominum nostrum, supplices rogamus ac petimus, uti accepta habeas et benedicas hæc dona, hæc munera, hæc sancta sacrificia illibata, in primis, quæ tibi offerimus pro Ecclesia tua sancta catholica: quam pacificare, custodire, adunare et regere digneris toto orbe terrarum: una cum me indigno famulo tuo quem Ecclesiæ tuæ præesse voluisti, et omnibus orthodoxis atque catholicæ et apostolicæ fidei cultoribus.

... e per l’assemblea.

Un Concelebrante:

Memento, Domine, famulorum famularumque tuarum N. et N. et omnium circumstantium, quorum tibi fides cognita est et nota devotio, pro quibus tibi offerimus: vel qui tibi offerunt hoc sacrificium laudis, pro se suisque omnibus: pro redemptione animarum suarum, pro spe salutis et incolumitatis suæ: tibique reddunt vota sua æterno Deo, vivo et vero.

Memoria dei Santi.

Un altro Concelebrante:

Communicantes, et diem sacratissimum celebrantes, quo Dominus noster Iesus Christus pro nobis est traditus, sed et memoriam venerantes, in primis gloriosæ semper Virginis Mariæ, Genetricis eiusdem Dei et Domini nostri Iesu Christi: sed et beati Ioseph, eiusdem Virginis Sponsi, et beatorum apostolorum ac martyrum tuorum, Petri et Pauli, Andreæ, Iacobi, Ioannis, Thomæ, Iacobi, Philippi, Bartholomæi, Matthæi, Simonis et Thaddæi, Lini, Cleti, Clementis, Xysti, Cornelii, Cypriani, Laurentii, Chrysogoni, Ioannis et Pauli, Cosmæ et Damiani et omnium sanctorum tuorum; quorum meritis precibusque concedas, ut in omnibus protectionis tuæ muniamur auxilio.

Il Santo Padre:

Hanc igitur oblationem servitutis nostræ, sed et cunctæ familiæ tuæ, quam tibi offerimus ob diem, in qua Dominus noster Iesus Christus tradidit discipulis suis Corporis et Sanguinis sui mysteria celebranda, quæsumus, Domine, ut placatus accipias: diesque nostros in tua pace disponas, atque ab æterna damnatione nos eripi et in electorum tuorum iubeas grege numerari.

Il Santo Padre:

Padre clementissimo, noi ti supplichiamo e ti chiediamo per Gesù Cristo, tuo Figlio e nostro Signore, di accettare questi doni, di benedire queste offerte, questo santo e immacolato sacrificio. Noi te l’offriamo anzitutto per la tua Chiesa santa e cattolica, perché tu le dia pace e la protegga, la raccolga nell’unità e la governi su tutta la terra, con me indegno tuo servo, che hai posto a capo della tua Chiesa, e con tutti quelli che custodiscono la fede cattolica, trasmessa dagli Apostoli.

... e per l’assemblea.

Un Concelebrante:

Ricordati, Signore, dei tuoi fedeli N. e N. Ricordati di tutti i presenti, dei quali conosci la fede e la devozione: per loro ti offriamo e anche essi ti offrono questo sacrificio di lode, e innalzano la preghiera a te, Dio eterno, vivo e vero, per ottenere a sé e ai loro cari redenzione, sicurezza di vita e salute.


Memoria dei Santi.

Un altro Concelebrante:

In comunione con tutta la Chiesa, mentre celebriamo il giorno santissimo nel quale Gesù Cristo nostro Signore fu consegnato alla morte per noi, ricordiamo e veneriamo anzitutto la gloriosa e sempre vergine Maria, Madre del nostro Dio e Signore Gesù Cristo, san Giuseppe, suo sposo, i santi apostoli e martiri: Pietro e Paolo, Andrea, Giacomo, Giovanni, Tommaso, Giacomo, Filippo, Bartolomeo, Matteo, Simone e Taddeo, Lino, Cleto, Clemente, Sisto, Cornelio e Cipriano, Lorenzo, Crisogono, Giovanni e Paolo, Cosma e Damiano e tutti i santi; per i loro meriti e le loro preghiere donaci sempre aiuto e protezione.



Il Santo Padre:

Accetta con benevolenza, o Signore, l’offerta che ti presentiamo noi tuoi ministri e tutta la tua famiglia, nel giorno in cui Gesù Cristo nostro Signore affidò ai suoi discepoli il mistero del suo Corpo e del suo Sangue, perché lo celebrassero in sua memoria. Disponi nella tua pace i nostri giorni, salvaci dalla dannazione eterna, e accoglici nel gregge degli eletti.



Invocazione a Dio perché consacri questi doni.

Il Santo Padre e i Concelebranti:





Santifica, o Dio, questa offerta con la potenza della tua benedizione, e degnati di accettarla a nostro favore, in sacrificio spirituale e perfetto, perché diventi per noi il Corpo e il Sangue del tuo amatissimo Figlio, il Signore nostro Gesù Cristo.


Racconto dell’istituzione.







In questo giorno, vigilia della sua passione, sofferta per la salvezza nostra e del mondo intero, egli prese il pane nelle sue mani sante e venerabili, e alzando gli occhi al cielo a te, Dio Padre suo onnipotente, rese grazie con la preghiera di benedizione, spezzòil pane, lo diede ai suoi discepoli, e disse:

Prendete, e mangiatene tutti: questo è il mio Corpo offerto in sacrificio per voi.


Il Santo Padre presenta al popolo l’ostia consacrata e genuflette in adorazione.





Dopo la cena, allo stesso modo, prese questo glorioso calice nelle sue mani sante e venerabili, ti rese grazie con la preghiera di benedizione, lo diede ai suoi discepoli, e disse:

Prendete, e bevetene tutti: questo è il calice del mio Sangue per la nuova ed eterna alleanza, versato per voi e per tutti in remissione dei peccati.

Fate questo in memoria di me.


Il Santo Padre presenta al popolo il calice e genuflette in adorazione.

Il Santo Padre:

Mysterium fidei.

Il Santo Padre:

Mistero della fede.



L’assemblea:



Ogni volta che mangiamo di questo pane e beviamo a questo calice, annunziamo la tua morte, Signore, nell’attesa della tua venuta.


Memoriale e offerta.

I Santo Padre e i Concelebranti:





In questo sacrificio, o Padre, noi tuoi ministri e il tuo popolo santo celebriamo il memoriale della beata passione, della risurrezione dai morti e della gloriosa ascensione al cielo del Cristo tuo Figlio e nostro Signore; e offriamo alla tua maestà divina, tra i doni che ci hai dato, la vittima pura, santa e immacolata, pane santo della vita eterna e calice dell’eterna salvezza.


Invocazione a Dio perché accetti questo sacrificio ...





Volgi sulla nostra offerta il tuo sguardo sereno e benigno, come hai voluto accettare i doni di Abele, il giusto, il sacrificio di Abramo, nostro padre nella fede, e l’oblazione pura e santa di Melchisedech, tuo sommo sacerdote.


... e ci doni la sua grazia.





Ti supplichiamo, Dio onnipotente: fa’ che questa offerta, per le mani del tuo Angelo santo, sia portata sull’altare del cielo davanti alla tua maestà divina, perché su tutti noi che partecipiamo di questo altare, comunicando al santo mistero del Corpo e Sangue del tuo Figlio, scenda la pienezza di ogni grazia e benedizione del cielo.


Preghiera di intercessione per i defunti ...

Un Concelebrante:

Memento etiam, Domine, famulorum famularumque tuarum N. et N., qui nos præcesserunt cum signo fidei, et dormiunt in somno pacis.


Un Concelebrante:

Ricordati, o Signore, dei tuoi fedeli N. e N., che ci hanno preceduto con il segno della fede e dormono il sonno della pace.

Ipsis, Domine, et omnibus in Christo quiescentibus, locum refrigerii, lucis et pacis, ut indulgeas, deprecamur.

Dona loro, Signore, e a tutti quelli che riposano in Cristo, la beatitudine, la luce e la pace.


... e per la nostra felicità eterna.

Un altro Concelebrante:

Nobis quoque peccatoribus famulis tuis, de multitudine miserationum tuarum sperantibus, partem aliquam et societatem donare digneris, cum tuis sanctis apostolis et martyribus: cum Ioanne, Stephano, Matthia, Barnaba, Ignatio, Alexandro, Marcellino, Petro, Felicitate, Perpetua, Agatha, Lucia, Agnete, Cæcilia, Anastasia et omnibus sanctis tuis: intra quorum nos consortium, non æstimator meriti, sed veniæ, quæsumus, largitor admitte.


Un altro Concelebrante:

Anche a noi, tuoi ministri, peccatori, ma fiduciosi nella tua infinita misericordia, concedi, o Signore, di aver parte nella comunità dei tuoi santi apostoli e martiri: Giovanni, Stefano, Mattia, Barnaba, Ignazio, Alessandro, Marcellino e Pietro, Felicita, Perpetua, Agata, Lucia, Agnese, Cecilia, Anastasia e tutti i santi: ammettici a godere della loro sorte beata non per i nostri meriti, ma per la ricchezza del tuo perdono.


Il Santo Padre:

Per Christum Dominum nostrum. Per quem hæc omnia, Domine, semper bona creas, sanctificas, vivificas, benedicis, et præstas nobis.

Il Santo Padre:

Per Cristo nostro Signore tu, o Dio, crei e santifichi sempre, fai vivere, benedici e doni al mondo ogni bene.

Lode alla Trinità.

Il Santo Padre e i Concelebranti:





L’assemblea:





RITI DI COMUNIONE


Preghiera del Signore


Il Santo Padre:



L’assemblea:





Il Santo Padre:

Libera nos, quæsumus, Domine, ab omnibus malis, da propitius pacem in diebus nostris, ut, ope misericordiæ tuæ adiuti, et a peccato simus semper liberi et ab omni perturbatione securi: exspectantes beatam spem et adventum salvatoris nostri Iesu Christi.

Il Santo Padre:

Liberaci, o Signore, da tutti i mali, concedi la pace ai nostri giorni, e con l’aiuto della tua misericordia vivremo sempre liberi dal peccato e sicuri da ogni turbamento, nell’attesa che si compia la beata speranza e venga il nostro salvatore Gesù Cristo.



L’assemblea:



Tuo è il regno, tua la potenza e la gloria nei secoli.

Rito della pace


Il Santo Padre:

Domine Iesu Christe, qui dixisti apostolis tuis: Pacem relinquo vobis, pacem meam do vobis: ne respicias peccata nostra, sed fidem Ecclesiæ tuæ; eamque secundum voluntatem tuam pacificare et coadunare digneris.

Qui vivis et regnas in sæcula sæculorum.

R.  Amen.

Il Santo Padre:

Pax Domini sit semper vobiscum.

R.  Et cum spiritu tuo.
Il Santo Padre:

Signore Gesù Cristo, che hai detto ai tuoi apostoli: «Vi lascio la pace, vi do la mia pace», non guardare ai nostri peccati, ma alla fede della tua Chiesa, e donale unità e pace secondo la tua volontà.

Tu che vivi e regni nei secoli dei secoli.

R.  Amen.

Il Santo Padre:

La pace del Signore sia sempre con voi.

R.  E con il tuo spirito.


Il Diacono:



I presenti si scambiano un gesto di pace, come segno di comunione fraterna.

Mentre il Santo Padre spezza il pane eucaristico, si canta:

Agnus Dei (De Angelis)


La schola: L’assemblea:



L’assemblea:



Il Santo Padre:

Ecce Agnus Dei, ecce qui tollit peccata mundi. Beati qui ad Cenam Agni vocati sunt.

L’assemblea:

Domine, non sum dignus, ut intres sub tectum meum: sed tantum dic verbo et sanabitur anima mea.

Il Santo Padre:

Beati gli invitati alla Cena del Signore. Ecco l’Agnello di Dio, che toglie i peccati del mondo.

L’assemblea:

O Signore, non sono degno di partecipare alla tua mensa: ma di’ soltanto una parola e io sarò salvato.



Il Santo Padre e i Concelebranti si comunicano al Corpo e al Sangue di Cristo.

Anche i fedeli ricevono la comunione.

Nel frattempo iniziano i

Canti di comunione


O SACRUM CONVIVIUM


La schola:

O sacrum convivium, in quo Christus sumitur: recolitur memoria passionis eius, mens impletur gratia et futuræ gloriæ nobis pignus datur.

La schola:

O sacro convito in cui Cristo è nostro cibo, si perpetua il memoriale della sua Pasqua; l’anima nostra è colmata di grazia, e ci è dato il pegno della gloria futura.



ADORO DEVOTE


La schola:



1.  O Gesù ti adoro, ostia candida, - sotto un vel di pane nutri l'anima. - Solo in te il mio cuore si abbandonerà, - perché tutto è vano se contemplo te.


L’assemblea:

2.  Visus, gustus, tactus in te fallitur; - sed solus auditus tute creditur. - Credo quicquid dixit Dei Filius; - nihil Veritatis verbo verius.


3.  In cruce latebat sola Deitas; - sed hic latet simul et humanitas. - Ambo tamen credens atque confitens, - peto quod petivit latro pænitens.

4.  Plagas, sicut Thomas, non intueor; - meum tamen Deum te confiteor. - Fac me tibi semper magis credere, - in te spem habere, te diligere.


5.  O memoriale mortis Domini, - Panis veram vitam præstans homini, - præsta meæ menti de te vivere, - et te semper illi dulce sapere.


6.  Pie pelicane, Iesu Domine, - me immundum munda tuo sanguine, - cuius una stilla salvum facere - totum mundum posset omni scelere.


7.  Iesu, quem velatum nunc aspicio, - quando fiet illud quod tam cupio: - ut, te revelata cernens facie, - visu sim beatus tuæ gloriæ? Amen.

L’assemblea:

2.  L'occhio, il gusto, il tatto non arriva a te, - ma la tua parola resta salda in me: - Figlio sei di Dio, nostra verità; - nulla di più vero, se ci parli tu.

3.  Hai nascosto in Croce la divinità, - sull'altare veli pur l'umanità; - Uomo-Dio la fede ti rivela a me, - come al buon ladrone dammi un giorno il ciel.

4.  Anche se le piaghe non mi fai toccar, - grido con Tommaso: «Sei il mio Signor», - cresca in me la fede, voglio in te sperar - pace trovi il cuore solo nel tuo amor.

5.  Sei ricordo eterno che morì il Signor, - pane vivo, vita, tu diventi me. - Fa' che la mia mente luce attinga a te - e della tua manna porti il gusto in sé.

6.  Come il pellicano nutri noi di te; - dal peccato grido: «Lavami, Signor». - Il tuo sangue è fuoco, brucia il nostro error, - una sola stilla tutti puòsalvar.

7.  Ora guardo l'Ostia, che ti cela a me, - ardo dalla sete di vedere te: - quando questa carne si dissolverà, - il tuo viso, luce, si disvelerà. Amen.



Pausa di silenzio per la riflessione personale.

Orazione dopo la comunione


Il Santo Padre:

Oremus.

Concede nobis, omnipotens Deus, ut sicut Cena Filii tui reficimur temporali, ita satiari mereamur æterna.

Per Christum Dominum nostrum.

R.  Amen.

Il Santo Padre:

Preghiamo.

Padre onnipotente, che nella vita terrena ci nutri alla Cena del tuo Figlio, accoglici come tuoi commensali al banchetto glorioso del cielo.

Per Cristo nostro Signore.

R.  Amen.



REPOSIZIONE


DEL SANTISSIMO SACRAMENTO


Dopo l’istituzione dell’Eucaristia, Gesù rimane ancora con i suoi discepoli nel Cenacolo e rivolge loro le parole di vita del Discorso della Cena, che conclude con la preghiera sacerdotale (cf. Gv 17).

Il Santo Padre porta l’Eucaristia alla cappella della reposizione. I fedeli si recano questa sera nelle chiese per adorare la presenza permanente del Signore nel Sacramento Eucaristico, ascoltare la sua parola, unirsi alla sua preghiera.

La schola e l’assemblea cantano l’inno:

PANGE, LINGUA


1.  Pange, lingua, gloriosi
Corporis mysterium,
Sanguinisque pretiosi,
quem in mundi pretium
fructus ventris generosi
Rex effudit gentium.

2.  Nobis datus, nobis natus
ex intacta Virgine,
et in mundo conversatus,
sparso verbi semine,
sui moras incolatus
miro clausit ordine.

3.  In supremæ nocte Cenæ
recumbens cum fratribus,
observata lege plene
cibis in legalibus,
cibum turbæ duodenæ
se dat suis manibus.

4.  Verbum caro, panem verum
verbo Carnem efficit, fitque Sanguis Christi merum, et, si sensus deficit, ad firmandum cor sincerum sola fides sufficit.

1.  Genti tutte, proclamate
il mistero del Signor,
del suo corpo e del suo sangue
che la Vergine donò
e fu sparso in sacrificio
per salvar l’umanità.

2.  Dato a noi da madre pura,
per noi tutti s’incarnò.
La feconda sua parola
tra le genti seminò;
con amore generoso
la sua vita consumò.

3.  Nella notte della cena
coi fratelli si trovò.
Del pasquale sacro rito
ogni regola compì
e agli apostoli ammirati
come cibo si donò.

4.  La parola del Signore
pane e vino trasformò: pane in carne, vino in sangue, in memoria consacrò! Non i sensi, ma la fede prova questa verità.



Arrivati alla cappella della reposizione, il Santo Padre incensa il Santissimo Sacramento. Nel frattempo si canta il

TANTUM ERGO


5.  Tantum ergo Sacramentum
veneremur cernui,
et antiquum documentum
novo cedat ritui;
præstet fides supplementum
sensuum defectui.

6.  Genitori, Genitoque
laus et iubilatio,
salus, honor, virtus quoque
sit et benedictio;
Procedenti ab utroque
compar sit laudatio.

Amen.

5.  Adoriamo il Sacramento
che Dio Padre ci donò.
Nuovo patto, nuovo rito
nella fede si compì.
Al mistero è fondamento
la parola di Gesù.

6.  Gloria al Padre onnipotente,
gloria al Figlio Redentor,
lode grande, sommo onore
all’eterna Carità.
Gloria immensa, eterno amore
alla santa Trinità.
Amen.



Dopo breve adorazione, l’assemblea si scioglie in silenzio.







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